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07/03/2025 - IN ITALIA UN TERZO DEI LAVORATORI AGRICOLI E’ STRANIERO
Il Rapporto sul contributo dei lavoratori stranieri all'agricoltura italiana (dati di riferimento anno 2022), pubblicato dal CREA fornisce un quadro di questa realtà dal punto di vista numerico, della distribuzione, delle mansioni e della provenienza dei lavoratori non italiani impiegati nel comparto agricolo. Negli ultimi anni il numero dei lavoratori stranieri impiegati in agricoltura è cresciuto: al 2022, anno di riferimento del report, si contano 425.962 persone, circa un terzo della forza lavoro impiegata in agricoltura, mentre dieci anni prima questa percentuale non superava il 25%. Di questo 33% circa di lavoratori stranieri di provenienza da paesi extra-Ue (circa il 59%), come India, Marocco, Albania, Senegal, Pakistan, Tunisia, Nigeria, Bangladesh, Macedonia, mentre il 41% arriva dall'Unione europea, in particolare da Romania, Bulgaria e Polonia. Il centro Nord Italia è la zona di lavoro con maggior presenza di lavoratori stranieri, impiegati soprattutto nell'ortoflorovivaismo, in frutticoltura, in viticoltura e negli allevamenti, mentre al Sud la percentuale maggiore di lavoratori non italiani si è riscontrata in Basilicata, dove arriva al 43% della forza lavoro salariata. La maggior parte degli stranieri ha un contratto stagionale e quindi un reddito basso, il più basso rispetto ad altri comparti lavorativi nel nostro paese. Tuttavia, il rapporto ha rilevato una tendenza ad un aumento dei contratti a tempo indeterminato, che potrà permettere una maggiore stabilità a questi lavoratori. Si tratta comunque di stime al ribasso, infatti il report rileva i dati relativi ai lavoratori con regolari contratti di lavoro, gli unici documentabili, mentre tralascia tutto il lavoro sommerso e gli aspetti delinquenziali del caporalato, restituendo quindi dei dati parziali. Dall’analisi dei dati del CREA emerge la forte dipendenza della nostra agricoltura dai lavoratori stranieri, di provenienza extra UE, e di riflesso la sempre minor presenza nel comparto agricolo di lavoratori europei e italiani. Le difficoltà di reclutamento sono da rintracciarsi sia nella sempre minore attrattività del comparto, che nella forte presenza del caporalato, ma anche nella stagionalità del lavoro agricolo. Le difficoltà nel reclutamento tempestivo spingono a ricorrere ai canali non ufficiali di lavoro, sia ingaggiando direttamente i lavoratori, sia rivolgendosi a organizzazioni di lavoratori stranieri spesso illegali, il tutto aggravato dalla difficoltà di comunicazione dovuta alla lingua. Dai dati emerge che senza risolvere il problema del reclutamento non si può risolvere il problema della legalità del lavoro degli immigrati. La regolamentazione del lavoro straniero andrebbe sicuramente migliorata, a partire dalla semplificazione degli aspetti burocratici a favore sia del datore che del lavoratore e andrebbero effettuati maggiori controlli per il contrasto al lavoro nero e allo sfruttamento. Dovrebbe essere migliorato l’approccio delle politiche nazionali e regionali, soprattutto nella gestione dei flussi e nell’attenzione e controllo dell’impiego di manodopera sul territorio. Contestualmente i lavoratori dovrebbero essere messi al corrente dei diritti e doveri che derivano dalla contrattazione territoriale tramite corsi di formazione professionale e corsi sulla sicurezza (d.l. 81/08), meglio se prime dell’assunzione. Per gestire il problema delle difficoltà comunicative, per migliorare la comprensione della regolamentazione sul lavoro e l’integrazione degli stessi lavoratori andrebbero erogati idonei corsi di lingua, con un maggiore intervento pubblico che agevoli la formazione professionale dei lavoratori stranieri. Il lavoro agricolo svolto dagli immigrati rappresenta una risorsa indispensabile per il settore primario. Pertanto, il rafforzamento delle politiche appena citate va nella direzione della maggiore sostenibilità sociale e competitività dell’agricoltura che rischia di essere indebolita dalla crescente carenza di capitale umano qualificato all’interno del settore.
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