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16/04/2024 - I LAVORATORI SONO I PRINCIPALI ARTEFICI DEL VALORE DEL MADE IN ITALY

La legge 206/2023 ha istituito la giornata per celebrare il Made in Italy, fissata al 15 aprile, con i festeggiamenti che si prolungheranno fino al 21 aprile, per sostenere e promuovere le eccellenze produttive e il patrimonio culturale del nostro Paese.

L’intento della normativa è quello id valorizzare il “Made in Italy” come marchio riconoscibile che racchiuda in sé la qualità, l'innovazione e la tradizione del nostro tessuto imprenditoriale e culturale.

La legge introduce misure rigorose contro la contraffazione e l'uso dell'Italian Sounding, l’imitazione delle nostre eccellenze enogastronomiche, proteggendo così i consumatori e le imprese che operano nella legalità. Attraverso la certificazione di qualità per la ristorazione italiana all'estero e l'introduzione di un contrassegno ufficiale per i prodotti autenticamente italiani, si mira a garantire che i valori di eccellenza e autenticità siano riconosciuti e rispettati ovunque, contrastando fenomeni di appropriazione indebita dell'immagine e del Made in Italy.

“Celebrare il Made in Italy è un’ottima occasione per riconoscere e sostenere il valore delle imprese italiane, le tradizioni del nostro Paese e le sue eccellenze”, commenta il Segretario Nesci. “Si pensi alla ricchezza che questo marchio produce per il nostro Paese: una risorsa di enorme importanza, che si riflette in numerose filiere, che godono di un’identità e riconoscibilità consolidate, sia a livello nazionale che internazionale, come la moda, il design, il turismo e, soprattutto il settore alimentare”.

Nonostante la crisi energetica collegata al conflitto in Ucraina, il settore alimentare italiano rappresenta un vasto network che si estende dalla terra alla tavola, con circa 4 milioni di lavoratori impegnati nelle aziende agricole, nelle industrie alimentari, nella ristorazione.

Per il Segretario Nesci “è sul presente e il futuro dei lavoratori dell’agroalimentare che vanno rivolti gli sforzi di supportare e valorizzare il settore primario: non dobbiamo dimenticare che pesano sull’agricoltura italiana alcune debolezze strutturali quali l’alta presenza di lavoro nero, lo schiavismo dei caporali, il tema della sicurezza sul lavoro, ancora troppo poco tutelato. L’impegno istituzionale verso la tutela del Made in Italy è di grande importanza, ma deve passare anche dalla tutela e protezione dei suoi lavoratori: sono loro i creatori di valore del Made in Italy”. 

 

 

 

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